Norme Varie (parte 2)

In questa trentanovesima lezione affronteremo la seconda parte dell'argomento 17, ossia Norme Varie. Vedremo, dunque, qual'è il numero di persone trasportabili sui veicoli, come trasportare i vostri amici a quattro zampe, come va sistemato il carico sui veicoli, come comportarsi quando ci si trova dietro ad un veicolo che ha un carico che sta per cadere, quando usare i pannelli retroriflettenti, come trainare un veicolo, il campo di visibilità e i rischi derivanti dalla presenza di veicoli lenti, autocarri, autotreni ecc. Insomma le cose da dire sono tante... pertanto non ci resta che iniziare subito!

Trasporto di persone e animali sui veicoli

Il numero di persone trasportabili sui veicoli è indicato sulla carta di circolazione e sulle autovetture può essere al massimo di nove, compreso il conducente, sui motocicli al massimo di due e sugli autocarri al massimo di tre. Ma sui motocicli è possibile trasportare un passeggero, oltre il conducente (che deve essere maggiorenne), solo se il posto per il passeggero è previsto sulla carta di circolazione.

Inoltre tutti i passeggeri dei veicoli a motore devono prendere posto in modo da non limitare la libertà del conducente e da non impedirgli la visibilità. Per quanto riguarda il trasporto di un animale domestico, ciò è possibile, ma in condizione da non costituire impedimento o pericolo per la guida. Qualora gli animali domestici siano più di uno è necessario custodirli in gabbia o nel vano posteriore, appositamente diviso da rete.

Trasporto di persone e oggetti sui motocicli

Per quanto riguarda il trasporto di persone e oggetti sui motocicli va sottolineato che sui motocicli è vietato il trasporto di minori di anni 5, di oggetti che non siano solidamente assicurati e di oggetti che impediscano o limitino la visibilità al conducente. Inoltre è vietato ai conducenti di motocicli trainare e farsi trainare da altri veicoli.

Sistemazione del carico sui veicoli

E per quanto riguarda il carico sui veicoli? Come va sistemato? Naturalmente il carico sui veicoli deve essere sistemato in modo da:

Limiti di sporgenza del carico sui veicoli

Adesso che abbiamo visto come va sistemato il carico passiamo a vedere quali sono i limiti di sporgenza del carico sui veicoli. Innanzitutto il carico non deve superare il limite di sagoma (ossia le dimensioni massime fissate dalla legge) stabilito per ogni tipo di veicolo.

Occorre, inoltre, considerare che sugli autoveicoli, il carico non può sporgere longitudinalmente (ossia nel senso della lunghezza) dalla parte anteriore mentre può sporgere longitudinalmente dalla parte posteriore, se costituito da cose indivisibili, fino ai 3/10 della lunghezza dell'autoveicolo (come visibile in basso a sinistra).

Inoltre sugli autoveicoli possono essere trasportate cose che sporgono lateralmente fuori della loro sagoma non più di 30 centimetri dalle luci di posizione anteriori e posteriori, comunque entro i limiti massimi di sagoma (come visibile in alto a destra).

Vi ricordiamo, infine, che è vietato trasportare o trainare cose che strisciano sul terreno, anche se in parte sostenute da ruote, e che, se il carico sporge oltre la sagoma del veicolo, il conducente deve adottare tutte le cautele idonee ad evitare pericolo agli altri utenti della strada.

Comportamenti da tenere circolando dietro ad un veicolo che trasporta un carico instabile o sporgente

E se mentre circolate su strada vi trovate dietro ad un veicolo che trasporta un carico in pericolo di cadere? Come dovete comportarvi? Circolando dietro ad un veicolo che ha un carico instabile (ossia in pericolo di cadere), è opportuno aumentare la distanza di sicurezza, specie se si è in salita, così da riuscire a fermarsi in tempo in caso di caduta della merce trasportata, per poi sorpassarlo appena possibile.

Fatto ciò è opportuno avvertire il conducente del potenziale pericolo. Inoltre è necessario considerare che bisogna stare attenti soprattutto quando frena o svolta, per la possibile caduta della merce trasportata, e che può risultare difficile accorgersi che intende svoltare, se gli indicatori di direzione sono nascosti dalla merce penzolante.

Pannelli retroriflettenti sui veicoli

A questo punto passiamo ad analizzare i pannelli retroriflettenti sui veicoli. Di questi pannelli ne abbiamo già parlato nella quarta lezione di questo manuale, ossia Pannelli Retroriflettenti Sui Veicoli. Ricordate? Nel corso di quella lezione vi abbiamo accennato il perché del loro utilizzo e vi abbiamo fatto vedere qualche esempio pratico per poi concludere dicendovi che li avremmo approfonditi quando saremmo arrivati allo studio dell'argomento 17. Beh quel momento è arrivato!

Segnalazione delle sporgenze del carico

Il primo pannello che prendiamo in esame è questo visibile qui in alto, ossia il pannello per carichi sporgenti. Questo pannello è retroriflettente (ossia riflette la luce) e va usato nel caso in cui il carico sporga dietro al veicolo, anche se di poco, sistemato all'estremità del carico sporgente (che, come abbiamo detto poc'anzi, deve essere indivisibile e sporgere per non più di 3/10 della lunghezza dell'autoveicolo) in modo tale da essere sempre ben visibile.

Pertanto questo pannello invita i conducenti che seguono il veicolo su cui è applicato, a circolare con particolare prudenza. Se il carico sporge longitudinalmente per l'intera larghezza della parte posteriore del veicolo, i pannelli devono essere due, posti trasversalmente alle due estremità del carico. Vi ricordiamo, infine, che il pannello per carichi sporgenti può essere messo anche sui veicoli guasti, quando vengono trainati e non funzionano le luci di emergenza.

Attenzione, però, a non confondere il pannello per carichi sporgenti con quello visibile in alto a destra. Di questo pannello ne abbiamo già parlato nella lezione 25, quando abbiamo affrontato l'argomento Segnali Temporanei e Di Cantiere. Ricordate? Questo pannello, come già detto nella lezione 25, viene posto sui veicoli per lavori stradali, fermi o in lento movimento, per indicare il lato dal quale il veicolo su cui è posto deve essere sorpassato.

Pannello per rimorchi adibiti al trasporto merci con massa a pieno carico superiore a 3,5 t

Attenzione anche al pannello visibile qui in basso. Non è improbabile, infatti, che all'esame possa capitarvi la domanda "se il carico sporge longitudinalmente per l'intera larghezza della parte posteriore del veicolo, si devono applicare due pannelli retroriflettenti in figura" riferendosi ad esso. Ma non fatevi ingannare! In caso di carico sporgente, infatti, va utilizzato il pannello per carichi sporgenti, di cui abbiamo parlato poco fa, e non questo.

Il pannello retroriflettente visibile nella foto in alto a sinistra, invece, va applicato sul retro di rimorchi, o semirimorchi, con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate. Pertanto, questo pannello, posto nella parte posteriore del rimorchio o del semirimorchio, individua un autotreno (ossia autocarro + rimorchio) o un autoarticolato (ossia motrice + semirimorchio).

Pannello per veicoli adibiti al trasporto merci con massa a pieno carico superiore a 3,5 t

Passiamo, dunque, al pannello per veicoli adibiti al trasporto merci con massa a pieno carico superiore a 3,5 t, visibile nella foto in alto. Questo pannello, da come avrete già capito, va applicato nella parte posteriore dei veicoli che trasportano merci con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate.

Pannello per trasporto merci pericolose

L'ultimo pannello di cui vogliamo parlarvi è quello per trasporto merci pericolose, visibile in alto. Anche di questo pannello ne abbiamo già parlato nella lezione n° 4, ossia Pannelli Retroriflettenti Sui Veicoli. Ricordate? Questo pannello retroriflettente segnala veicoli che stanno trasportando merci pericolose ed è fissato sia davanti che dietro al veicolo.

Attraverso i numeri riportati sopra è possibile capire che tipo di merci sta trasportando il veicolo su cui il pannello è affisso. Infatti, il numero riportato sulla prima riga indica il tipo di pericolosità della merce (esempio liquido infiammabile, tossico, radioattivo ecc.) mentre quello riportato sulla seconda riga (noto anche come numero ONU) indica il codice del materiale (esempio acetilene, butano, cloro ecc.).

Traino di un veicolo

Passiamo, dunque, a vedere quando e come può essere trainato un veicolo. Innanzitutto nessun veicolo può trainare o essere trainato da più di un veicolo (salvo il caso di trasporti eccezionali) e un autoveicolo può trainare un veicolo che non sia un rimorchio solo se questo non può più circolare per avaria (ossia guasto) o per mancanza di organi essenziali (esempio il motore, le ruote ecc).

Il traino per situazione di emergenza di un veicolo da parte di un altro deve avvenire attraverso un solido collegamento, come fune, catena, cavo, barra rigida, purché idoneamente segnalato per rendere i veicoli chiaramente avvistabili dagli altri utenti della strada. Qualora, in situazione di emergenza, il conducente traini con il suo veicolo un altro veicolo senza rispettare le prescrizioni relative alla solidità del collegamento è punito con la sottrazione di 2 punti dalla patente.

Infine occorre considerare che quando un veicolo guasto, munito di servosterzo, viene trainato, può risultare faticoso manovrare lo sterzo e che se un veicolo guasto viene trainato con le quattro ruote al suolo, occorre posizionare il cambio di velocità in folle.

Traino di un rimorchio

E per trainare un rimorchio? Cosa è necessario fare? Vediamolo insieme!

Prima di partire

Innanzitutto il conducente di un veicolo con rimorchio deve sistemare la merce trasportata in modo che, durante la marcia, non si verifichino spostamenti, rovesciamenti, cadute o sfregamenti. Pertanto è consigliabile che nel rimorchio il carico venga sistemato in modo che gli oggetti pesanti si trovino il più vicino possibile al suo asse (se non ricordate più cos'è l'asse di un veicolo, potete rinfrescarsi la memoria rileggendo la terza lezione sui segnali stradali di divieto).

Quindi prima di trainare un rimorchio, è opportuno effettuare il collegamento elettrico fra motrice e rimorchio (anche se si tratta di un rimorchio leggero), accertarsi che gli impianti di illuminazione e di segnalazione funzionino regolarmente e che dagli specchi retrovisori la visibilità sia adeguata. Quanto agli specchietti esterni montati sulla motrice, questi non devono sporgere oltre 20 centimetri dalla sagoma del veicolo (motrice o rimorchio), con riferimento al punto di maggiore larghezza.

Rapporto di traino

Ma prima di partire con rimorchio a seguito, occorre sapere cos'è il rapporto di traino e quali sono i valori da non superare. Innanzitutto occorre sapere che un veicolo non può trainare un rimorchio di qualsiasi massa e che il valore della massa rimorchiabile è indicato nella carta di circolazione del veicolo.

Pertanto, il rapporto di traino altro non è che il rapporto (ossia il risultato della divisione) tra la massa complessiva a pieno carico del rimorchio e la massa complessiva a pieno carico della motrice (ossia del veicolo che traina il rimorchio), come visibile dall'immagine in alto.

Il rapporto di traino, entro i limiti di quello tecnicamente ammesso per il veicolo, non deve superare il valore di 1, nel caso di rimorchio munito di freno di servizio e con massa fino a 3,5 tonnellate. Ciò vuol dire che la massa del rimorchio può arrivare ad essere al massimo uguale a quella della motrice, ma non superiore. Invece, per un rimorchio sprovvisto di qualsiasi dispositivo di frenatura, il massimo rapporto di traino è di 0,5. E, quindi, la massa del rimorchio può arrivare ad essere al massimo la metà di quella della motrice.

Organi di traino

Quando si traina un rimorchio occorre verificare che il carico verticale gravante sul gancio non ecceda il limite indicato dal costruttore. Pertanto il carico verticale massimo che può gravare sul gancio della motrice è indicato in un’apposita targhetta applicata sul gancio di traino. Quando il gancio di traino (visibile in alto) non viene utilizzato, perché non si sta trainando un rimorchio, la sua parte sporgente dalla sagoma posteriore del veicolo deve essere sfilata, smontata o ripiegata.

Le parti meccaniche in movimento degli organi di traino di un autoveicolo e di un rimorchio devono essere mantenute pulite e adeguatamente lubrificate. Infine occorre tener presente che gli organi di traino di un veicolo non devono presentare giochi, deformazioni o incrinature e devono consentire sufficienti oscillazioni in senso verticale tra motrice e rimorchio, in modo da poter compensare le diverse inclinazioni dei veicoli dovute ai dislivelli stradali.

Trainando un rimorchio

Alla guida di un veicolo con rimorchio è necessario considerare che:

Pertanto, in base a quanto appena detto, prima di effettuare qualsiasi manovra con il rimorchio agganciato è bene accertarsi che non vi siano cose e/o persone nel raggio di manovra del complesso. Inoltre trainando un rimorchio occorre verificare che il carico gravante sul gancio non alteri l’assetto del veicolo e l’inclinazione del fascio luminoso dei fari.

Freni di un rimorchio

Sicuramente ve lo sarete già chiesto. Ma i rimorchi hanno i freni? Vediamolo insieme! I rimorchi trainati da autovetture sono muniti di freno di stazionamento e, in genere, di freno ad inerzia. In un rimorchio dotato di freno a inerzia (visibile in basso) l'effetto della frenata avviene quando il rimorchio si avvicina alla motrice (ossia al veicolo che traina il rimorchio).

Quindi, la frenatura del rimorchio dotato di freno a inerzia non avviene simultaneamente a quella della motrice, in quanto l'azionamento si ha solo dopo che il rimorchio ha esercitato una spinta sulla motrice. Infine, ci preme sottolineare che nei rimorchi con freno a inerzia, dopo un prolungato periodo di inattività, i freni potrebbero aver perso efficienza a causa della ruggine. Pertanto è bene controllarli prima di mettersi alla guida.

Invece, quando si lascia un rimorchio in sosta occorre azionare la leva del freno di stazionamento (visibile in alto) e, in caso di strada in pendenza, è opportuno applicare dei cunei di arresto alle ruote. Nel rimorchio è presente anche un dispositivo di sicurezza che, in caso di sganciamento accidentale, aziona automaticamente il freno di stazionamento.

Sosta del rimorchio

In caso di prolungata inattività del rimorchio è consigliabile, se possibile, sollevare il rimorchio da terra, aumentare la pressione di gonfiaggio degli pneumatici e cambiare periodicamente la loro superficie di appoggio, in modo da evitare la loro ovalizzazione (ossia che le ruote da circolari diventino ovali).

Se ciò non fosse possibile, è consigliabile mantenere gli pneumatici sollevati da terra, applicando appositi sostegni sotto al telaio. Per quanto riguarda la sosta del rimorchio va, infine, sottolineato che nei centri abitati il conducente non deve lasciare in sosta un rimorchio staccato dalla motrice, salvo diversa segnalazione.

Targa e Copertura Assicurativa dei rimorchi

E per quanto riguarda la targa e la copertura assicurativa (ossia l'assicurazione) dei rimorchi? I rimorchi devono avere targa propria e, durante la circolazione, devono essere assicurati con la stessa polizza della motrice. Mentre, quando i rimorchi sono staccati dalla motrice, devono avere un'altra copertura assicurativa che vale anche per il rischio statico (ossia da fermo).

Vi ricordiamo, infine, che a differenza dei rimorchi, che hanno una targa propria, i carrelli appendice sono muniti di una targa ripetitrice, ossia di una targa identica a quella della motrice. Non ricordate più cosa sono i carrelli appendice? Beh, del carrello appendice ne abbiamo già parlato nella lezione sui Segnali Di Divieto (parte 2). Pertanto, una rilettura di questa lezione non potrà farvi altro che bene!

Traino di caravan (roulotte)

Per quanto riguarda il traino di caravan (ossia delle roulotte, di cui abbiamo parlato nella lezione sulla Definizione e classificazione dei veicoli), va sottolineato che nei caravan, per ridurre il rischio di ribaltamento in curva, occorre sistemare il carico in modo il più possibile equilibrato tra lato destro e sinistro. Inoltre il carico degli oggetti pesanti va sistemato in modo da mantenere il baricentro (ossia il centro della massa) il più basso possibile.

Rischi derivanti dalla presenza di veicoli lenti

Passiamo, dunque, ai rischi derivanti dalla presenza di veicoli lenti. Per ovvi motivi di sicurezza, il conducente di un'autovettura deve conoscere i rischi derivanti dalla presenza, soprattutto su strade extraurbane, di mezzi particolarmente lenti, come ciclomotori a tre ruote oppure macchine agricole.

Infatti per un'autovettura che procede a velocità sostenuta, pur rispettando i limiti su strada extraurbana a due sole corsie, un ciclomotore a tre ruote costituisce un potenziale pericolo, soprattutto se effettua manovre improvvise. Lo stesso avviene per le macchine agricole. Infatti per il conducente di un'autovettura che procede a velocità regolare su strada extraurbana, può risultare difficoltosa la valutazione della velocità di una macchina agricola che, in genere, procede lentamente.

Rischi derivanti dalla presenza di ciclisti

I velocipedi, ossia le biciclette, sono mezzi dotati di massa modesta e caratterizzati da basse velocità e possibili oscillazioni trasversali e, pertanto, il conducente di un'autovettura deve considerare i rischi che sono legati alla loro presenza sulla strada. Quindi il conducente di un'autovettura o di un motociclo deve adattare la propria guida anche in relazione a questi rischi, soprattutto nel traffico.

Inoltre, il conducente di un'autovettura deve prestare particolare attenzione per la presenza nel traffico di velocipedi utilizzati da conducenti giovanissimi, e inesperti, oppure da anziani. Quest'ultimi, infatti, per ispezionare la strada alle proprie spalle, eseguono con difficoltà e lentezza la torsione del busto, a causa dell'età avanzata.

Inoltre, il conducente di un'autovettura deve considerare che per un ciclista che si accinge ad effettuare una manovra è molto difficile valutare la velocità di avvicinamento dei veicoli a motore presenti nel traffico, soprattutto se si trova sulla stessa corsia di marcia del proprio veicolo e si accinge a svoltare a sinistra.

Rischi derivanti dalla presenza di ciclomotoristi

La manovra di svolta a sinistra è particolarmente pericolosa anche per un ciclomotore, in quanto deve interferire con la traiettoria di una o più colonne di veicoli più veloci sopraggiungenti nella stessa direzione. Pertanto il conducente di un autoveicolo deve valutare con prudenza, in relazione alla propria velocità, la distanza che lo separa da un ciclomotorista che si accinge a svoltare.

Inoltre il conducente di un autoveicolo deve prevedere manovre improvvise altrui, come il procedere a zig-zag di un ciclomotore e deve costantemente ricordare il rischio derivante dalla presenza nel traffico di ciclomotoristi dotati di limitata esperienza di guida a causa della giovane età.

Pertanto, il conducente di un autoveicolo o di un motoveicolo deve rispettare la distanza di sicurezza laterale da ciclisti o ciclomotoristi, per evitare di metterne a repentaglio l'equilibrio nella guida. Inoltre il conducente di un autoveicolo deve evitare deviazioni trasversali, anche modeste, del proprio veicolo soprattutto in presenza di ciclomotoristi o ciclisti, per evitarne la possibile caduta a terra.

Rischi derivanti dalla possibilità di collisione tra veicoli di masse differenti

Risulta maggiormente pericolosa la collisione tra veicoli dotati di masse molto diverse tra loro. Quindi, guidando una piccola autovettura è necessario valutare anche i maggiori rischi derivanti da possibili tamponamenti o collisioni con autovettura di massa superiore.

Rischi derivanti dalla presenza di autobus, autocarri, autotreni e autoarticolati

Pertanto, alla guida di un'autovettura è opportuno valutare costantemente la potenziale pericolosità dei veicoli con massa notevolmente maggiore, come i veicoli industriali e gli autobus. Inoltre il conducente di motociclo o di autovettura deve saper valutare nella guida gli alti rischi derivanti da autocarri, autotreni o autoarticolati che non rispettano i limiti di velocità.

Rischi che un conducente di fuoristrada (SUV) può far correre agli altri utenti della strada

Ma anche il conducente di un fuoristrada (Suv) deve guidare con la massima prudenza, consapevole che l'altezza e la massa del proprio veicolo costituiscono un potenziale pericolo per pedoni, ciclisti e autovetture di modeste dimensioni e che i paraurti sporgenti e rafforzati del proprio mezzo possono determinare, nel caso di impatto con veicoli più piccoli, gravi danni. Pertanto il conducente di un fuoristrada (Suv) deve ricordare che la guida di tale veicolo è particolarmente impegnativa in città e che richiede particolari cautele soprattutto nelle manovre di emergenza.

Campo di visibilità di un veicolo

Passiamo, dunque, al campo di visibilità di un veicolo. Nonostante le caratteristiche costruttive del veicolo rendano possibile un adeguato campo di visibilità, durante la guida il conducente deve attentamente visualizzare l'area antistante e limitrofa.

Infatti per il conducente il campo di visibilità può essere ridotto sia da uno dei poggiatesta sia da elementi della carrozzeria della propria autovettura che possono impedire accidentalmente l'avvistamento di altri utenti della strada. Ed è proprio per consentire una adeguata visibilità che è vietato applicare pellicole adesive sul parabrezza e sui vetri laterali anteriori dei veicoli.

Campo di visibilità di un fuoristrada e di un autocarro

Inoltre bisogna considerare che i conducenti di veicoli fuoristrada devono prestare maggiore attenzione poiché i pedoni e soprattutto i bambini rischiano di rimanere fuori dal campo visivo del conducente di un veicolo fuoristrada (Suv) a causa delle dimensioni del mezzo.

Anche gli autocarri presentano una limitata visuale, a causa del parabrezza, nella zona immediatamente antistante il veicolo. E ciò rende pericolosa la fermata di tali mezzi in colonna, qualora siano presenti pedoni o mezzi a due ruote. Quindi prima di riprendere la marcia, il conducente di un autocarro deve prestare particolare attenzione alla possibile presenza di un pedone o di un ciclista nella zona immediatamente antistante il proprio veicolo fermo.

Conclusione

Da come avete avuto modo di vedere molte delle cose dette in questa lezione erano già state accennate in precedenza. Ma in questa occasione abbiamo avuto modo di approfondirle ulteriormente. E finalmente lo possiamo dire: siamo giunti al termine dell'argomento "Norme Varie" ;) Prima di passare alla prossima lezione sull'argomento Uso delle luci, Spie e Simboli esercitatevi con i quiz su Norme Varie. Buon divertimento!

Commenti
Francesco Buttitta
Scritto il 20-11-2017 05:24:36

Ottimo manuale! Ho finito tutti gli argomenti, ma qualcuno sa dirmi se verrà aggiornato? Perchè mancano argomenti che riguardano l'assicurazione rca, responsabilità civile e penale, le patenti di guida con le categorie di veicoli appartenenti ecc.

Ida
Scritto il 06-02-2018 23:48:34

Buonasera, grazie per le vostre utili lezioni, complimenti! Quanti e quali argomenti ancora mancano alla fine della teoria? Spero mi rispondiate di modo da potermi organizzare con lo studio dato che ho quasi finito. Grazie ancora!

Francesca
Scritto il 07-03-2018 21:47:11

La teoria è fantastica e spiegata in modo chiaro solo volevo sapere quando verranno messe le lezioni che mancano perché ho quasi finito gli argomenti e vorrei fare già l'esame teorico.

Yajaira
Scritto il 16-09-2018 17:15:59

Ciao! Innanzitutto vorrei ringraziarvi per questo stupendo manuale. Grazie mille sto imparando grazie a vuoi. Ma adesso quando finisco i soliti quiz non appaiono le solite spiegazioni delle domande :(

faki
Scritto il 15-10-2019 20:11:33

Ciao a tutti sono nono ancora, ma mi piacciono molto i quiz. Grazie.

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